Vuka – ‘Il Risveglio’
L’obiettivo di Vuka rugby è di tenere lontani i bambini dalla strada e dai pericoli ad essa legati. Il programma offre una divertente, gratificante formazione alternativa attraverso l’uso del rugby, allo scopo di creare positivi e duraturi cambiamenti nelle loro giovani vite.
Il progetto è portato avanti grazie alla cooperazione con Cool To Be Me, un’organizzazione che aiuta a sviluppare le abilità e il tenore di vita dei bambini coinvolti.
“La maggior parte di questi ragazzi non ha mai neanche assistito a una partita”. Lungelo Payi
Lungelo Payi, coach di Vuka Rugby, quel giorno è arrivato all’incontro con un’ora di anticipo. Guidando lungo la strada di fortuna che attraversa Masiphumelele, nei sobborghi di Città del Capo, il coach Payi poteva sentire il suono familiare dei suoi giovani giocatori che cantavano all’unisono.
“Prima delle partite, I ragazzi si mettono in cerchio per cantare e danzare tutti insieme. Questo li prepara ad affrontare la partita come una squadra” dice Payi.
In questa particolare occasione, i più giovani non avrebbero giocato e neanche si sarebbero allenati, si stavano solo preparando per la loro prima visita al Newlands Stadium, per vedere i loro eroi della Nazionale del Sudafrica giocare una partita amichevole.
“C’era persino tantissima gente della township che ci chiedeva cosa stesse succedendo, dove si teneva la partita. Le persone erano entusiaste nel vedere cantare felici questi ragazzi perché potevano per la prima volta andare a vedere una partita di rugby, provenendo dalle capanne dei peggiori quartieri della città.
Una visita dei loro eroi
Tre giorni prima, il campione degli Springbok e Ambasciatore Laureus Bryan Habana ha fatto visita ai giovani giocatori Vuka, partecipando a una sessione di allenamento e offrendo consigli e suggerimenti ai ragazzi.
“Questi giovani uomini sono i veri eroi del nostro sport” ha detto Habana. “Parlando con loro, ascoltando come sono riusciti a utilizzare il rugby come un mezzo per cambiare le loro vite, è davvero un’enorme fonte d’ispirazione ed è esattamente questo di cui si tratta Laureus”.
Habana e Brits hanno persino giocato coni ragazzi rimanendo sbigottiti di fronte alle abilità tattiche e tecniche dei giovani Vuka.
“Incoraggiamo i ragazzi a esprimersi. Sempre. Non esistono limiti” dice Lungelo Payi.
“Loro devono impadronirsi del pallone e muoversi in avanti, questo è ciò che chiediamo loro. Certo noi formiamo i criteri perché comprendano le regole vere e propie del gioco, ma da lì in poi dipende esclusivamente dai ragazzi.”
“Il Rugby è la via per cambiare vita”
Il coach dei Vuka Xolani Mahulo, 24anni, da Masiphumelele ha espresso così il suo pensiero: “Avere gli Springboks, qui nella nostra comunità, inspirando e consigliando i nostri giovani giocatori, avere la possibilità di vederli dal vivo è un’opportunità unica. Sono sicuro che i ragazzi saranno molto incoraggiati e stimolati.”
“Il rugby è certamente una via per cambiare vita. Proprio per il gioco in sé, ti capitano delle opportunità durante una partita che se non sfrutti, conseguentemente perderai. Nella vita ci sono sfide e opportunità, per cui è chiaro che bisogna sfruttare le condizioni favorevoli, quando te ne capitano. Le afferri e non le molli più. E ti concentri su quelle positive, lasciandoti alle spalle tutto il resto.”.
“È un passaggio fondamentale per la vita di questi giovani vedere che questi immensi campioni non vengono da un altro pianeta, sono esattamente come loro, e se lavorano duro e seguono i loro sogni, anche loro possono ottenere dei grandi risultati nel corso della vita”.
La mascotte del giorno
Un giovane giocatore in particolare, che giovedì aveva mostrato a Bryan Habana le sue doti particolarmente raffinate, è stato scelto come mascotte ufficiale per accompagnare in campo gli Springbocks nella partita contro World XV.
“Io non voglio che lui viva là, che pensi che nel mondo non ci sia solo morte, ma anche bellezza”
Xolani
Il piccolo Lindokuhle, 11 anni, nato e cresciuto a Masiphumelele non riesce a nascondere il suo sorriso al solo pensiero di incontrare la squadra:” Sono così eccitato, non vedo l’ora di incontrare il capitano ed il resto della squadra. Credo che rimarrò senza parole. Il mio sogno è di giocare come mediano di mischia per gli Springboks e mi sento così vicino a questo sogno grazie alla possibilità di camminare al loro fianco.”
Xolani dice: “Abbiamo scelto proprio Lindokuhle perché volevamo dargli un incoraggiamento concreto, motivarlo e stimolarlo nel seguire i suoi sogni. Vive in una minuscola baracca nel peggior quartiere di Cape Town, in una stanza con altri 5 ragazzini. Niente acqua corrente o elettricità. Io non voglio che un bambino di 11 anni creda che questo sia normale, io non voglio che lui viva là, voglio che conosca altre realtà, veda il mondo. Generalmente gioca a piedi nudi; per quest’occasione siamo riusciti a procurargli un paio di scarpe.”.
“Spero vivamente che questa esperienza incoraggi Lindokuhle e tutti gli altri ragazzi a dimostrare a sé stessi quello che potranno conseguire, che per i loro sogni non ci sono limiti. Mi guardo intorno tra i campi sportivi a Masiphumelele, e sono tutti pieni di giovani aspiranti rugbisti, Xolani dice:” Laureus significa molto per me. Ora sono una figura di riferimento, ho la possibilità di influenzare e condizionare positivamente giovani uomini. Come disse Nelson Mandela, attraverso lo sport, possiamo cambiare vite”
Il progetto Vuka Rugby è una competizione multistrato il cui scopo è quello portare fuori più bambini possibili dai ghetti neri, dai sobborghi e dalle strade delle baraccopoli e portarli su un campo sportivo. Il progetto comprende 56 scuole, molte delle quali non hanno giocato a rugby negli ultimi anni, ed è in fase organizzativa un campionato che si gioca ogni mercoledì nella loro propria area. Questa competizione si chiama Vuka, che significa risveglio.
Vuka Rugby è solo uno dei 16 progetti che la Laureus supporta in Sudafrica.
La Laureus Sport for Good Foundation sostiene 16 progetti in tutto il paese e sin dal principio, nell’ottobre 2002 ha raccolto oltre Rand 50,000,000 (€ 2,900,000) per progetti che hanno aiutato a migliorare la vita di oltre 90,000 giovani.