QUALE SARÀ IL MOMENTO SPORTIVO DEL 2018?
- Dieci storie commoventi di sport si contendono il voto del pubblico da oggi, 7 gennaio, al 4 febbraio sul sito myLaureus.com
- Il Laureus Sporting Moment of the Year celebra il fair play, la sportività, il sacrificio e la dedizione nello sport
- I tre finalisti saranno annunciati il 4 febbraio 2019 e il vincitore sarà celebrato in occasione dei Laureus World Sports Awards che si terranno a Montecarlo il 18 febbraio 2019
MILANO, 7 gennaio 2019 – Entra nel vivo la corsa per scegliere il momento sportivo del 2018. Tra marzo e dicembre dello scorso anno, gli appassionati hanno selezionato il loro momento sportivo del mese, selezionando storie emozionanti che dimostrano come lo sport possa avere un impatto positivo sul mondo. Fino al 4 febbraio, i 10 momenti sportivi prescelti competono l’uno contro l’altro e possono essere votati sul sito myLaureus.com. Le tre storie che avranno ottenuto il maggior numero di voti si contenderanno poi il titolo di “Laureus Sporting Moment of the Year” (Momento sportivo dell’anno), che verrà assegnato in occasione dei Laureus World Sports Awards, in programma a Montecarlo il prossimo 18 febbraio.
I 10 MOMENTI SPORTIVI CANDIDATI SONO:
DODDIE WEIR – IL GIGANTE
Doddie Weir, leggenda del rugby scozzese con all’attivo 61 presenze in Nazionale, ha rivelato al mondo la sua battaglia contro la malattia terminale del motoneurone, che colpisce il sistema nervoso. Il suo ingresso in campo al Murrayfield Stadium, teatro delle sue imprese, in occasione della sfida tra Scozia e Nuova Zelanda, ha emozionato tutti i tifosi presenti sugli spalti. Weir sta portando avanti una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi tramite la “My Name’5 Doddie Foundation”.
JOE THOMPSON – SOGNO A WEMBLEY
Dopo aver sconfitto per due volte il linfoma di Hodgkin nel 2013 e 2017, Joe Thompson, centrocampista del Rochdale, è riuscito a coronare il suo sogno di giocare a Wembley. Lo ha fatto in occasione della sfida di FA Cup contro il Tottenham Hotspur.
XIA BOYU – SFIDA AL DESTINO
Nel 1975, durante il suo primo tentativo di scalare l’Everest, Xia Boyu ha perso l’uso di entrambi i piedi per aver ceduto il suo sacco a pelo a un compagno di spedizione mentre era in corso una tormenta di neve in alta quota. A 69 anni, al quinto tentativo con le protesi ai piedi, Xia Boyu ha raggiunto quota 8.848 metri, diventando il secondo doppio amputato ad aver scalato l’Everest, il primo in assoluto dal lato nepalese.
SVEN HANNAWALD E KAMIL STOCH – BENVENUTO NEL CLUB
Il tedesco Sven Hannawald, il primo saltatore con gli sci capace nel 2001-2002 di vincere tutte le gare del torneo dei quattro trampolini, stava commentando in diretta, a Bischofshofen, in Austria, l’ultima prova del polacco Kamil Stoch. Quando Sven ha visto che Kamil ha realizzato il Grande Slam, diventando il secondo uomo a riuscire nell’impresa, istintivamente ha abbandonato la cabina di commento per congratularsi personalmente con lui. In un atto di rispetto e sportività, Sven ha dato il benvenuto a Kamil nel suo esclusivo club di salto con gli sci.
SIYA KOLISI – UNO STORICO CAPITANO
Siya Kolisi ha scritto la storia del Sudafrica, nel rugby e non solo, diventando il primo giocatore di colore a indossare la fascia di capitano in 126 anni di storia degli Springboks. Lo scorso mese di giugno Kolisi ha esordito da capitano nel test match disputato, a Ellis Park, contro l’Inghilterra.
GILBERTO MARTINEZ – REQUIEM ALLA COPPA DEL MONDO
Gilberto Martinez, tifoso della nazionale messicana di calcio, aveva pianificato di portare la sua famiglia ad assistere all’esordio del Messico ai Mondiali di Russia. Ma, ad aprile, in un tragico incidente automobilistico, Gilberto ha perso la moglie e i due figli. Ciononostante, per elaborare il lutto, il suo terapeuta gli ha consigliato di intraprendere lo stesso il viaggio. Gilberto ha seguito il suo consiglio, conquistando l’ammirazione di tutti.
EDWARD MILLS – QUESTO È PER TE, MAMMA
Quando a sua madre è stato diagnosticato un cancro in fase terminale, Edward Mill, un bambino di otto anni, ha deciso di affrontare una sfida solo all’apparenza più grande di lui. Per raccogliere fondi per la ricerca, Edward ha scalato l’Old Man of Hoy, un faraglione in arenaria rossa sull’isola scozzese di Hoy, nel mare del nord, alto 137 metri. Il bambino è diventato la persona più giovane a riuscire nell’impresa, raccogliendo più di £35.000, un fantastico omaggio alla madre scomparsa.
PATRICK TAYLOR – UN MESSAGGIO SPECIALE
Il programma radiofonico “Test Match Special” della BBC Radio è una vera istituzione nel mondo del cricket. Così, quando il padre di Patrick Taylor è deceduto, il figlio sapeva benissimo come ricordarlo nel migliore dei modi. Il commovente omaggio di Patrick al padre, ricco di riferimenti al cricket, è stato letto durante il programma del noto commentatore Jonathan Agnew, toccando il cuore dei fan di tutto il mondo.
PETER THOMPSON – TOUR DE FORCE
Peter ha percorso, correndo a piedi, l’intero itinerario del Tour de France, coprendo 3.351 km in 68 giorni. L’impresa di Peter, giunto sugli Champs-Élysées di Parigi appena tre giorni prima dell’arrivo del Tour de France ufficiale, è stata ancora più memorabile per i risultati ottenuti dalla raccolta fondi a favore del progetto “Marathons for the Mind”, che in totale ha raggiunto ben £42.000.
PAUL GUEST E EDWIN VERMETTEN – COMPAGNI D’ARMI
Il valore degli Invictus Games è stato incarnato perfettamente nel corso del torneo di tennis di tennis sulla sedia a rotelle. Nel corso di un match Paul Guest, veterano di guerra, affetto da PTSD (disturbo da stress post-traumatico), è entrato in crisi, sentendo il rumore delle pale di un elicottero a bassa quota. Un rumore che gli ha ricordato i giorni della guerra. In suo soccorso è intervenuto il compagno di doppio, Edwin Vermetten, che gli ha permesso di superare il momento di difficoltà, consentendo alla coppia di proseguire la partita.
Per guardare questi videoclip emozionanti e commoventi e VOTARE il tuo preferito, visita il sito web myLaureus.com.