Lievito Sportivo, una rubrica in pillole che racconta il mondo di Laureus Italia a cura di Gianni Ghidini, coordinatore educativo della nostra fondazione.
Quando a fine allenamento l’istruttore formava il “cerchio” prima dei saluti, lui era sempre al centro, in prima fila, con lo sguardo rivolto verso l’alto attentissimo a non perdere una “virgola” sui commenti dell’allenatore e su comunicazioni riguardo appuntamenti successivi. Mai saltato un giorno di scuola per non saltare un solo allenamento del progetto basket, implementato dalla Laureus in collaborazione con la Kouros Napoli nella sua scuola IC San Gaetano, situata nella periferia nord.
Primo di tre figli. Padre emigrato al nord per lavoro ed invano atteso tutte i fine settimana, aveva capito bene l’importanza che avevano quelle nuove persone nella sua vita. “Coach datemi le chiavi, prendo io i palloni”; “coach vado dal custode, faccio accendere le luci della palestra”; “coach cerco uno straccio per asciugare le gocce di condensa sul campo”. Perspicace e collaborativo, sin dal primo giorno del progetto, Salvatore, classe 2002, aveva iniziato a giocare il basket a scuola nel gennaio 2014. “Coach contatto io Sabatino, lo convinco a non mancare più in palestra”; “Coach sistemo io le borse nella vostra auto altrimenti “questi” fanno spaccare la mensola del cofano”. Sorprendentemente responsabile nonostante i suoi dodici anni, Salvatore frequentava il basket prendendosi cura di tutte le componenti, persone e materiali, che permettevano il buon proseguimento del progetto al quale teneva immensamente. Timido, rispettoso, aveva trovato un punto d’incontro che lo teneva impegnato fuori dal suo rione fatto di statica periferia e di coetanei con interessi troppo diversi dai suoi.
Bravo giocatore, instancabile battagliero, oggi continua a giocare nel campionato FIP Under 15, allenandosi cinque giorni a settimana, oltre alla partita domenicale.
Nell’ottobre 2017,il responsabile tecnico della ASD Kouros Napoli, gli ha proposto di fare da assistente all’istruttore del nuovo progetto Laureus con bambini di nove e dieci anni.
Da allora, oltre a continuare con profitto l’attività di giocatore, svolge il nuovo compito con responsabilità e dedizione, frequenta i corsi di aggiornamento e formazione e guadagna anche un piccolo compenso mensile, che gli permette di valutare un po’ di più le sue qualità, normalmente ridotte dalla sua eccessiva timidezza; ma principalmente si prende cura dei bambini per permettere di proseguire l’obiettivo del progetto al quale teneva e tiene immensamente.